domenica 1 novembre 2020

 THE GREATEST SHOWMAN


 Alcuni di voi mi hanno chiesto di rivedere alcune delle canzoni del film. 

Eccovi accontentati! Buon ascolto.








venerdì 23 ottobre 2020

I delfini


I delfinidi sono la più numerosa e varia famiglia dei Cetacei
















Balene, delfini e orche, insieme a focene, beluga e narvali, fanno parte del gruppo di Mammiferi marini chiamati Cetacei. Questo gruppo di animali strettamente imparentati tra loro comprende 85 specie delle più diverse dimensioni, dalla focena che pesa circa 100 kg ed è lunga 2 m, alla balenottera azzurra che è il più grande animale vivente, pesante anche 100.000 kg e lungo fino a 33 m.




Nonostante possano vivere solo in acqua e le loro forme siano tanto simili a quelle dei pesci, balene, delfini e orche sono mammiferi tanto quanto lo sono un orso o un leone. La differenza tra balen
e e orsi è che le prime, nel corso di milioni di anni, si sono adattate talmente bene alla vita acquatica che adesso non sono più in grado di vivere sulla terraferma. Hanno il corpo affusolato, gli arti anteriori trasformati in pinne e la coda in una grossa pala allargata, estremamente utile per nuotare.




giovedì 8 ottobre 2020

Achille e i copritalloni

Legenda:                                             Parla Achille

                                                                   Parla Agamennone

                                                                   Parla Ulisse


😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂

-Achille!

- Re Agamennone in persona, a cosa devo l'onore?

- Stiamo per attaccare e volevo sapere se il più forte fra i nostri guerrieri è pronto a gettarsi nella mischia.

- Sono sempre pronto.

- È ciò che volevo sentire. Bene, ecco come procederemo: i carri da guerra e gli arcieri si muoveranno lungo una linea… che cos'è?

- Questa?

- Sì.

- È la mia armatura. Forgiata da Efesto in persona. Ti piace?

- No, bella è bella, ma scusa…

- Cosa?

- I copritalloni?

- Non li metto.

- Per favore, non cominciamo di nuovo con sto discorso.

- T'ho detto che non li metto e non li metto.

- Achille, per cortesia, una cosa t'ho chiesto! Una! Di mettere quei cavolo di copritalloni!

- Coi copritalloni mi sento soffocare.

- È biologicamente impossibile sta cosa che ti senti soffocare dai talloni!

- Invece sì, io respiro molto coi piedi.

- Ascoltami, ragiona un secondo, te sei invincibile.

- Invincibilissimo.

- Issimo, sì, bravo. Tranne che in un punto.

- Un punto.

- E quel punto è…?

- È?

- No, dico, quel punto è?

- Il tallone?

- Il tallone! Accidenti a te! Puoi andarci fuori nudo a combatterli 'sti disgraziati! Ho visto con questi occhi uno tirarti una spadata sul naso e la spada s'è rotta in due, però i copritalloni, figlio mio, li devi mettere.

- Altrimenti?

- Metti che uno con una freccia ti piglia il tallone.

- Tu mi vuoi dire che io adesso esco e uno di questi arcieri incompetenti dei troiani mi becca proprio a me e proprio sul tallone. Francamente, mi sembra statisticamente inverosimile.

- Oh, vedi tu, ne tirano un migliaio di frecce al giorno, perché correre il rischio?

- Secondo me il rischio non c'è. Poi sta cosa del tallone non si sa neanche se è vera.

- Ma sì che è vera! Me l'ha detto pure tua madre che t'ha inzuppato tutto tenendoti per il tallone che poi bastava perdere quei due secondi per girarti un attimo… Comunque l'altro giorno lo hai sbattuto contro uno spigolo di un mobile e t'è venuto un mezzo ictus. Non credo sia stata una coincidenza.

- Esagerazioni. Vogliono farmi sembrare debole. Io sono abituato a combattere senza, non puoi pretendere che io cambi le mie abitudini così, da un giorno all'altro.

- Ma è della tua vita che stiamo parlando.

- Nessuno è mai morto per una freccia sul tallone. Non ci sono organi vitali sul tallone.

- Ma tu sì! Tu puoi! Funziona così sta cosa! È tutto il concetto del personaggio Achille! Ti ricordi che siamo andati dall'Oracolo di Delfi?

- Sì.

- Che ha detto l'Oracolo di Delfi?

- …

- Che ha detto?

- Ha detto di mettere i copritalloni.

- E allora metti 'sti copritalloni!

- Non mi fido dell'Oracolo di Delfi. Chissà chi lo finanzia.

- E infatti siamo andati pure dall'Oracolo di Olimpia e che t'ha detto l'Oracolo di Olimpia?

- Di mettere i copritalloni. Però dai, si sa che l'Oracolo di Olimpia è politicamente schierato.

- Pure Esculapio te l'ha detto!

- Non mi convince Esculapio. Non mi sembra professionale.

- È il dio della medicina!

- Appunto e figurati se uno così non fa i suoi interessi. C'è un business dietro, cosa credi? Mezzo Peloponneso è gente che confeziona copritalloni.

- Sii buono, ne abbiamo girati venti tra oracoli, veggenti e semidivinità, mannaggia a te, tutti t'hanno detto di mettere i copritalloni. Non “mettili altrimenti perdi la battaglia”, non “mettili altrimenti tua moglie diventa infeconda”, “tuo figlio si innamora di un mostro marino”, “tua zia va fuori strada col carro”, no! Mettili altrimenti muori!

- Ti scordi dell'Oracolo di San Raffaele.

- Che è l'Oracolo di San Raffaele?

- Dai, quello della cristalloterapia.

- Ah già, quello.

- Quello ha detto che posso non metterlo.

- Uno! Uno su venti! Che è pure un Oracolo per modo di dire, ti ricordi che aveva gli acchiappasogni appesi dappertutto? Aveva il tempio sul retro di un'erboristeria, dai...

- Non mi interessa. Io con i copritalloni mi sento umiliato, mi sento in gabbia. L'ha detto pure Tiresia.

- Tiresia l'indovino cieco?

- Sì. Ha detto che 'sti copritalloni sono una forzatura, una violazione dei miei diritti.

- Ma lascialo stare Tiresia, è vecchio, canta bene per carità, ma 'ste cose non son roba sua. E poi io li prenderei con le pinze i consigli sanitari di uno che sta nell'Ade!

- È inutile che insisti, io non ci vado in giro coi copritalloni a farmi ridere dietro.

- Ma che problemi ti creano? Dai su, un piccolo sforzo, ti si chiede solo quello. E vinciamo sta guerra. E poi si torna tutti alla vita di prima. Noi vuoi tornare alla vita di prima?

- … Sì.

- Allora li metti?

- Assolutamente no.


- Achille è morto, e sono onorato che abbia scelto me per ricordarlo al suo rito funebre. Achille era il più forte e valoroso di noi, ma era anche superbo e avventato. Se avesse prestato un po' più di attenzione, se fosse stato meno egoista, meno testardo, sarebbe ancora vivo e con lui tanti altri che lo hanno seguito nell'Averno durante questa guerra spaventosa. Forse però la sua fine può insegnare qualcosa a noi che rimaniamo. Magari ci può insegnare a non trarre giudizi affrettati, oppure a fidarci con umiltà di chi ne sa più di noi, di chi ha dedicato la sua vita al sapere, alla conoscenza per aiutarci a vivere meglio. O, ancora, può insegnarci che nessuno di noi è davvero immortale, anche se certe volte può essere facile pensare il contrario. E che, in guerra, ognuno è responsabile non solo della propria vita, ma anche di quella degli altri. Perciò oggi ricordando questo grande condottiero, cerchiamo di ricordare anche di non essere arroganti o superficiali con il destino, con gli dèi e, soprattutto, con la morte.

- Bellissimo discorso Ulisse.

- Grazie.

- Adesso dove andrai?

- La guerra è finita. Torno a casa.

- Ti serve il navigatore?

- Ma ti pare?! È sempre dritto!

😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂


by Piero Antonino

mercoledì 30 settembre 2020

 La 5^ B e la 5^ C  fanno filosofia...


I bambini sanno.
Sanno cose che non sanno di sapere e che noi adulti 
 nemmeno 
immaginiamo.
Il loro è un mondo ricchissimo. 
Basta lasciare il tempo che i loro pensieri defluiscano liberamente.
Senza il timore di giudizio.
Tutte le parole che seguono, sono parole dei bambini
Senza filtri o correzioni.
Buona riflessione!




 

      Quinta B

 

venerdì 25 settembre 2020

Lo zafferano

Tra le merci che i Cretesi commerciavano con altri popoli c'era lo zafferano...

Lo zafferano era in passato un ingrediente comune in molte bevande, profumi, unguenti, pillole e ricette culinarie di lusso.

Secondo Erodoto e Plinio il Vecchio lo zafferano era un ingrediente necessario per la cura di disturbi gastrointestinali e renali, mentre Cleopatra ne apprezzava le proprietà coloranti e ne utilizzava sempre un quarto di coppa al giorno infuso nei suoi bagni caldi.

In Grecia e a Roma era una spezia apprezzata per il suo profumo e veniva diffusa negli spazi pubblici come deodorante, utilizzata come cosmetico e mescolata al vino per donare alla bevanda un gusto particolare.

In Grecia esistevano due importanti tintorie a Sidone e a Tiro che impiegavano bagni di zafferano per fissare il colore nei tessuti.


Nella Creta minoica, le testimonianze dell’estrazione degli stigmi dai fiori sono antiche di almeno 3.700 anni e sull’isola esisteva il culto di una divinità dedita alla supervisione della raccolta dello zafferano.

Ancora oggi lo zafferano è così prezioso e speciale, da essere addirittura la spezia più costosa e pregiata del mondo !

Uno dei principali motivi del prezzo dello zafferano è la complessità del metodo di raccolta. Bisogna, infatti, ricordare che lo zafferano è ricavato dallo stimma essiccato del fiore crocus sativus (croco da zafferano).



Per ottenerlo occorre separare la parte femminile del fiore ed asciugarla.

Per ottenere un chilo di zafferano occorre raccogliere manualmente circa 170.000 fiori in un tempo limitato (il periodo di fioritura dura circa 6 settimane tra settembre e dicembre) ed in particolari momenti della giornata. Per mantenere inalterate le proprietà della spezia, infatti, è preferibile procedere al raccolto durante le prime ore del mattino.

Gli steli e gli stigmi vengono raccolti e fatti seccare per essere usati principalmente in cucina, come condimento e colorante.

Oggi circa il 90% della produzione mondiale di zafferano arriva dall'Iran, ma anche in Italia lo zafferano viene prodotto in diverse regioni,


Viene usato soprattutto in cucina, dove arricchisce di sapore e soprattutto di colore numerosi piatti, tra cui è impossibile non ricordare il risotto allo zafferano, grande classico della cucina milanese.

domenica 7 giugno 2020

SORPRESA!

Quella che segue è una bellissima sorpresa, 
perché è una storia  inventata e scritta dal vostro compagno di 4^ C, GIOELE! 
Ascoltatela perché ne vale la pena!

venerdì 5 giugno 2020

UN AFFETTUOSISSSSSSSSIMO ABBRACCIO!

Nell' augurarvi 


vi mettiamo a disposizione le tre originalissime storie che avete inventato proprio VOI!
 Con tanto affetto, le vostre maestre




STORIA CREATIVA 4^ C






C'era una volta un lupo sempre arrabbiato che, camminando in una pianura, incontrò un principe molto intelligente.

I due fecero amicizia e andarono insieme verso il mare dove trovarono una bottiglia che conteneva una messaggio. Nel messaggio era disegnata la mappa per trovare un tesoro!




Seguendo le indicazioni della mappa arrivarono in un'isola dove era piantata una bandiera bianca. Quella bandiera era stata piantata dal famoso pirata Barbagialla: anche lui era alla ricerca del tesoro! Al pirata piacevano le mele: ne trovo una una fatata, l'addentò, e subito cadde addormentato. Nell'isola il principe intelligente trovò un'arpa e la suonò calmando così il lupo sempre arrabbiato.
Durante la notte apparve un gufo che disse loro dove avrebbero potuto trovare il prossimo indizio per giungere al tesoro.

I due scavarono dove aveva detto il gufo e trovarono una clessidra che segnava il tempo massimo entro il quale avrebbero dovuto trovare il tesoro.













Accanto alla clessidra stava un baule che conteneva delle pozioni magiche. Il principe intelligente e il lupo, che ormai non era più sempre arrabbiato, decisero di lasciare lì le boccette con le pozioni magiche.
Nel bosco incontrarono un gatto spadaccino che disse loro che nel bosco avrebbero trovato il prossimo indizio. Infatti trovarono un foglio dov'era scritto che il principe intelligente sarebbe dovuto tornare nella sua reggia e prendere un quadro raffigurante suo padre, il re. 

Tornato nella reggia il principe entrò con l'intenzione di prendere il quadro, ma dietro al quadro stava un fantasma...
















...che lo spaventò molto e non gli permise di prendere il quadro, rimettendolo al suo posto.
Il principe intelligente uscì e insieme col lupo costruì una catapulta per metterci del formaggio e attirare nella trappola il fantasma.
Il fantasma, infatti, entrò dentro la catapulta, mangiò il formaggio e... lupo e principe lo fecero volare lanciandolo lontano e potendo così prendere il quadro.
Dietro al quadro trovarono l'ultimo indizio: il tesoro era proprio lì vicino! Subito corsero a prenderlo: la clessidra non aveva ancora  fatto scadere il tempo.





FINE

STORIA CREATIVA 4^ B


In un'isola lontana, lontana c'era un vulcano...

lì viveva un uomo col mandolino che, quando suonava, faceva eruttare il vulcano: suonare il mandolino era pericoloso perché di notte arrivava una strega a tappare il vulcano.



Un giorno nell'isola arrivò un cavaliere per distruggere il mandolino; trovò però un drago che faceva la guardia allo strumento e non lo lasciò avvicinare.
Arrivò una nave coi pirati per aiutare il cavaliere nella sua impresa...

ma incontrarono un albero parlante che disse: “Ho il naso lungo, le foglie verdi e voi resterete bloccati dal mio incantesimo per tutta la vita!” Fortunatamente l'incantesimo durò solo per un'ora.
L'uomo col mandolino intanto, per non avere nulla a che fare con cavaliere e pirati, se ne scappò su un'isola vicina, ma ben presto si accorse di essere inseguito dai suoi nemici; fortunatamente trovò una carrozza trainata da cavalli


vi salì e... raggiunse una biblioteca. Vi entrò per restituire dei libri che aveva rubato alla strega.


I pirati e il cavaliere raggiunsero intanto l'uomo col mandolino e, armati di lunghe spande si scontrarono con l'uomo che come unica arma aveva il mandolino. Le spade ruppero il mandolino con facilità.
Il vero mandolino magico, però, era nascosto tra i libri della biblioteca!

Il bibliotecario, un uomo davvero spaventoso, si presentò sgridando tutti per il gran chiasso che la battaglia aveva causato. A questo punto decisero di prendere il vero mandolino e di portarlo dal re perché decidesse cosa fare. Il re ruppe il mandolino e tutti fecero pace e rimasero a chiacchierare bevendo insieme una buona tazza di tè.
FINE

STORIA CREATIVA 4^ A


C'era una volta una principessa prigioniera in un castello. 

Arrivò un principe per salvarla: lei si calò dalla finestra usando asciugamani legati tra loro. Insieme arrivarono in un tunnel; volevano viaggiare per il mondo e vi entrarono. Dentro al tunnel trovarono due letti e così poterono dormire.
Dopo che furono riposati apparve un tappeto volante con cui volarono via, fuori dal tunnel.
Ad un tratto incontrarono un mostro che prese la principessa e la imprigionò. Dentro la stessa prigione c'era un drago: la principessa trovò un'arma e riuscì ad ucciderlo.

Intanto il principe, cadendo dal tappeto, era finito in un pozzo profondissimo. Una fata arrivò al pozzo per prendere l'acqua, vide il principe e, con la sua bacchetta magica, lo liberò.


Andando insieme verso la prigione dov'era rinchiusa la principessa incontrarono un gigante che li aiutò ad arrivare perché era arrabbiato col drago che tempo prima gli aveva bruciato la casa. 
Entrati nella prigione vi trovarono un ladro che stava rubando i soldi della prigione. Trovarono anche uno specchio che mostrava chi aveva avuto comportamenti scorretti. La principessa, specchiandosi, si vide molto bella, perché si era sempre comportata bene.
Uscì dalla prigione contenta ma... incontrò il ladro che la uccise.


Il ladro venne subito preso e imprigionato.
Il principe però aveva il cuore spezzato e decise di togliersi la vita per raggiungere la sua amata principessa.
FINE